Marco Mengoni soffro di dismorfismo e parla del rapporto con il suo corpo

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Il cantante Marco Mengoni in un’intervista rilasciata al settimanale 7, svela soffro di dismorfismo, un problema di famiglia. Che la questione estetica diventi condanna per una persona che con le sue parole fa sorridere il cuore sembra difficile. Eppure, imparando a non cedere alle apparenze e indagando nel profondo, è possibile conoscere l’intimità di chi sa di non riuscire a cogliere la sua stessa bellezza.

Porta il nome di dismorfismo, la patologia di cui soffre Marco Mengoni. Un disturbo che negli anni lo ha portato ad avere un atteggiamento frenato e un po’ stizzito, come dice lui stesso, riguardo la bellezza e che ha origini molto profonde. «Nonna Iolanda è rimasta vedova presto e ha fatto la mamma, la nonna e la manager del negozio di famiglia. Ci teneva all’apparenza. Lei, mamma e zia erano bellissime, ma nell’intimità soffrivano vedendosi piene di difetti. Si buttavano giù». Crescendo in un contesto di una bellezza espressa, ma non colta, Mengoni ha assorbito questo senso di inadeguatezza nascosta rendendolo suo, a sua volta.

E così, diventando grande, ha sempre pensato di non essere una persona affascinante. Complice anche un’adolescenza marchiata da un peso importante: 106 chili. «Non pensavo di poter avere appeal. Avevo i capelli lunghissimi che mi coprivano gli occhi quasi a non voler far individuare il mio stato d’animo. Più avanti ho fatto fatica a capire il confine tra bellezza oggettiva e soggettiva proprio per il dismorfismo, che è una patologia», sottolinea Mengoni. Così c’è stato un percorso di analisi e di terapia durante cui era difficile accettare il fatto che qualcun altro potesse vedere della bellezza in lui. E così, con Marco si è aperto un nuovo capitolo, per sensibilizzare un disturbo poco conosciuto.

Chi ne soffre percepisce difetti che in realtà non esistono o che vengono colti in modo troppo impattante. E se la bellezza per lui è un mero aggettivo da attribuire al «condimento di un piatto già buono», per il pubblico risulta un attributo da accostare alla sua genuinità e verità nel raccontarsi sempre senza veli. E anche in questo la musica è stata una medicina indispensabile, capace di alleviare il dolore provato durante i momenti difficili che si possono vivere durante la propria esistenza. «Ci sono state esperienze che ho vissuto con un trasporto emotivo importante, sono stato punzecchiato dalla vita e dal karma.

Certe esperienze non le vuoi vivere, o vuoi viverle in età più matura… Ho perso delle persone e ho passato mesi a non guardare più i messaggi e le foto per non avere ricordi. Mi ha aiutato dedicare un giorno alla settimana a me stesso, ai miei pensieri e alla mia emotività. Lo faccio con una terapista. E poi mi dedico a respirazione, meditazione, mindfulness».

 

Marco Mengoni soffro di dismorfismo e parla del rapporto con il suo corpoultima modifica: 2022-10-25T16:09:40+02:00da nessi-15
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