Il principe Harry, nel suo nuovo libro «potrebbe rivelare il “razzista a corte”»

Secondo l’esperta Penny Junor, il duca di Sussex è pronto a toccare i temi più delicati nella biografia in uscita il prossimo anno: «Si sta documentando sulla vita di sua mamma, Lady Diana, e sta cercando materiale. Questo ha innescato a Palazzo uno tsunami di paura».

Sono passati circa sette mesi dall’esplosiva intervista rilasciata da Harry d’Inghiterra e Meghan Markle alla regina dei talk show americani, Oprah Winfrey. Eppure, ancora oggi, ci sono temi sollevati durante quella chiacchierata che fanno discutere e lasciano aperti alcuni interrogativi. Il più importante, ovviamente, riguarda la presunta frase razzista pronunciata da un misterioso membro della famiglia reale.

«Prima che nascesse Archie, ci hanno chiesto se sapevamo già quanto scura sarebbe stata la sua pelle», sono state le parole dei Sussex. Che – e c’era da aspettarselo – hanno scatenato un putiferio, sia a corte che tra i fan: è cominciato un vorticoso tam-tam al grido di «vogliamo sapere chi è stato a dire quella frase», ma i duchi hanno soltanto chiarito che la regina Elisabetta e il marito Filippo non c’entravano.

Un quesito che non ha quindi ancora trovato una risposta, ma il mistero potrebbe cadere in occasione del lancio nel nuovo libro del principe Harry, il prossimo anno, con Penguin Random House: «Gli editori sanno quanto può fruttare questa storia, nominando il responsabile a corte dell’episodio razzista», ha rivelato l’esperta Penny Junor parlando con il Sun. «Questo ha innescato a Palazzo uno tsunami di paura».

D’altronde il principe ha già dichiarato che nella biografia non parlerà tanto del ruolo che ha ricoperto fino ad oggi, quanto dell’uomo che è diventato. «Sta facendo ricerche sulla vita di sua madre Diana», ha aggiunto la reporter reale. «C’è il rischio dunque che arrivino attacchi violenti al papà Carlo e alla moglie Camilla. L’ultima cosa di cui ha bisogno il Paese è un’ondata di rabbia basata su false accuse».

Ma che impatto avranno queste pagine sulla monarchia? Secondo un sondaggio, nonostante i proventi del libro siano destinati a cause sociali, più di un terzo degli intervistati affermano che si tratta di una pubblicazione «inappropriata» e per oltre due terzi si dicono «non interessati a leggerlo». Chissà che l’inserimento di temi scottanti – ad esempio il razzismo a corte, appunto – possa invertire questo trend.