Antonella Clerici il matrimonio con Vittorio Garrone è tutto vero

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Antonella Clerici sta con il suo compagno Vittorio Garrone da ormai sei anni. Ed è giunto il momento del grande passo. Come lei stessa rivela al settimanale “Oggi”. Antonella Clerici e Vittorio Garrone a grandi passi verso il matrimonio. Sono legati dal 2015, lei ha 57 anni, lei 55 e come confida la conduttrice al settimanale “Oggi” stanno pianificando il grande passo: «Perché lui è un uomo speciale, che mi fa sentire protetta» «La notizia sul matrimonio mettila nell’attacco». Già lo sento il direttore: Antonella Clerici che si sposa è una notizia da evidenziare. Quindi togliamoci il dente e facciamolo contento: pare che Antonella e Vittorio Garrone stiano seriamente pensando ai fiori d’arancio. «La verità è che se ne parla sempre più spesso», mi confida lei: «Vittorio me la butta là con una certa frequenza. “Sappi che prima o poi ti chiederò di sposarti e tu dovrai rispondermi”. E io che ho sempre pensato che il matrimonio mi porti un po’ sfortuna, replico ironica che la risposta gliela darò solo quando mi farà la proposta. Ma ci stiamo davvero pensando, mi piace l’idea perché se ho una certezza è che starò con lui per tutta la mia vita». Quindi come non essere così felice come appare, quando la incontro nel suo buen retiro di Arquata Scrivia? Un luogo magico che sembra uscire da una tela di Turner e dove ogni donna vorrebbe essere amata così come lo è lei, circondata da natura, profumi, pace e bellezza. Sulla felicità nulla da dire, anche per non apparire stucchevoli, ma lei ha una pace interiore che da tempo non coglievo. «Ho imparato a scremare, a fare solo l’essenziale. Ho capito che mi stavo persino disamorando del mio lavoro, nel tentativo di fare, fare, fare. Non trovavo più spazi per la mia vita personale nella frenesia di dire sempre sì. E ora che ho una vita personale non ci voglio rinunciare per nulla al mondo. Faccio poche cose, giuste, facendole bene e vedo che questo atteggiamento premia. Ho bisogno di centrarmi e quando arrivo a casa sono qui, nella totalità della mia essenza. Piena di energia per chi amo». E che ci fa con tutta questa energia, banalmente? «Mi piace dedicarmi a Maelle, fare i compiti con lei, parlarle tanto, ascoltare le sue conquiste, mi piace vederla crescere ogni giorno un po’ di più, libera e mentalmente aperta. Adoro pensare a cosa mangiare a cena, pensare a come organizzare di nuovo qualche weekend fuori da sola con Vittorio. Avere la mente sgombra è irrinunciabile». Cinquantasette anni e non dimostrarli: in cosa li sente? «L’energia muta. A 30 o 40 anni è giusto spingere sull’acceleratore del lavoro. Poi arriva il momento di rallentare perché inevitabilmente le pressioni del mondo della tv tendono a fagocitarti. Io ho fatto tutto quello che potevo fare in televisione, mi mancano solo i quiz. Ora scelgo quello che mi piace e ho capito che, se lo faccio, viene meglio». Viziata. Ha portato il suo bosco in tv… Si ricorda quando voleva fare il programma da casa sua? «Aveva ragione Stefano Coletta, il direttore di Rai 1, non sarebbe stato possibile. La mia idea poteva funzionare per una striscia di 20 minuti, ma il mezzogiorno è una fascia troppo importante per la Rai: gli inserzionisti pubblicitari puntano su questo orario, diciamo quindi che è giusto tenere compagnia al pubblico a casa con qualcosa di più consistente». Dove si spignatta c’è sempre lei. Ma non si è stufata di fare il sugo? «In cucina si parla di tutto e da sempre è il luogo dei sentimenti. Io affronto tutti i temi col mio modo di essere. C’è chi dice che far cucina in tv ci rende personaggi di serie B: io penso invece che “sapere di sugo”, come dicono i miei detrattori, mi avvicini al pubblico. A me piacciono le storie delle persone comuni e credo che in cucina si arrivi al cuore della gente. Anche a Sanremo, quando lo condussi, parlammo dei biscotti che Rania di Giordania preparava per suo marito, il re Abdallah… Questa è la mia cifra». Prima ho sentito Maelle dire che lei non sa cucinare… «Per mia figlia fare sempre le stesse cose, e bene, significa questo. Io preparo i risotti o il vitello tonnato, lei è una creativa. Si lancia in ricette complicatissime, che io non sarei mai in grado di portare a termine». Cresciuta parecchio la fanciulla: ha 12 anni ma ne dimostra 15. È persino più alta di lei. «Ha un fidanzatino, la mia Maelle. Lei vive qui come se ci fosse nata. È tanto serena, si è riavvicinata anche molto al papà. Eddy Martens, sta facendo un percorso importante, prima di tutto per se stesso: ha capito che tende a perdere le persone che gli vogliono bene e ha deciso di mettersi in discussione, soprattutto per essere un buon padre. Prima nostra figlia lo viveva con un certo timore reverenziale, anche perché vivendo lui all’estero la distanza non aiuta. Ora li sento chiacchierare al telefono, ridendo e scherzando. Maelle è più spontanea, più libera di dire quello che le passa per la testa e io ne sono davvero sollevata. Eddy per me è come un fratello ed è diventato finalmente un uomo e un padre più accogliente». Lei ha detto che è una mamma che parla tanto. Argomenti tabù? «Consento a mia figlia di fare le sue scelte anche se posso non condividerle, anche se ben argomentate. Parliamo di tutto, solo in una cosa io sono antica più del brodetto. Della droga non voglio nemmeno sentirne parlare, è fuori dal mio radar: inconcepibile». Quando Maelle la vede con Vittorio è gelosa? «No, anzi. Vittorio aggiunge, non toglie. Maelle mi vede felice, sa che resto comunque il suo centro, il suo punto di riferimento e di questo mi è grata. Mi conosce profondamente, sa bene come sono fatta. Io non sono una star della tv, non mi ha mai considerata tale. Anzi lei si tiene a distanza dal mio mondo: non la diverte neppure. So di certo che farà altro nella vita». È arrivato un terzo cane, Simba, che somiglia tanto al suo storico labrador Oliver. «È un regalo di Vittorio a Maelle, i due me l’hanno fatta sotto al naso. Ma lui ha tutto un altro carattere rispetto al mio Oliver, decisamente più anarchico. Ma è il cane di mia figlia, a lei ubbidisce: dove sta Maelle, c’è Simba».
E invece dove sta Vittorio? Non lo vedo. «È in Normandia per i suoi cavalli. Sta via una settimana. Sono contenta di sapere che fa una cosa che ama, ma mi manca come l’aria. Non sono abituata a stare lontana da lui. Mi manca la sua voce, la sua presenza. Le sue attenzioni. È un uomo speciale che mi fa sentire sempre protetta. Se ho un problema, lui me lo risolve senza che io glielo chieda. È un uomo che c’è… e quando manca, manca davvero».

Antonella Clerici il matrimonio con Vittorio Garrone è tutto veroultima modifica: 2021-06-26T08:00:20+02:00da nessi-15
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