Paola Barale non mi sono mai piaciuta detesto invecchiare

Paola

Paola Barale parla chiaro. Mentre è in tour teatrale con la commedia Se devi dire una bugia dilla grossa (con Paola Quattrini, Antonio Catania, Nini Salerno), la showgirl e attrice 54enne si racconta senza filtri. Parla di recitazione, della sua bellezza “Non mi sono mai piaciuta”, di amore (“Non ho appeso il cappello al chiodo, ma ognuno va a casa sua”) e dell’età che passa “detesto invecchiare”. I reality non le piacciono: “In tv vorrei fare l’intrattenimento, una tv che è un po’ sparita. E così mi è tornata la voglia di rimettermi in gioco”. Con il teatro. “È stato come tornare a scuola, mi ha ridato entusiasmo”, racconta Paola in un’intervista al Corriere della sera. “Una rinascita vera. Facendo le prove con i miei colleghi così bravi, giganti del talento, era come se facessi un corso di recitazione, ma senza pagare”.

Anche perché “per stare un po’ più vicino ai miei genitori, non faccio più i miei lunghi viaggi di una volta. E il teatro mi ha dato anche modo di spostarmi su e giù per l’Italia che è davvero bella”. Avrà anche una piccola parte nel film Even, diretto da Giulio Ancora, “un dramma psicologico che esplora il fenomeno della violenza sulle donne”. Paola parla anche di sé. A proposito del suo fascino dice: “Non sono succube della moda, ho bravi amici che mi danno consigli. Per valorizzarsi bisogna solo esaltare le proprie caratteristiche. Io però non mi sono mai piaciuta”. Il 28 aprile compie 55 anni, e non finge di amare il passare degli anni: “Sì, detesto invecchiare, hai meno possibilità, meno energie, e avere limiti non mi piace. Poi certo sono grata alla vita, ma non ho mai sentito uno di 80 anni che non vorrebbe averne 30, e non ho mai sentito un trentenne desiderare di avere 80 anni”. E non si sottrae alle domande sul privato: nel lungo periodo del lockdown non ha sofferto di solitudine, tutt’altro: “Anzi ho pensato: meno male che sono sola. Perché o vivi in una casa grande, sei la coppia perfetta, con figli perfetti e allora si può fare, se no è un incubo”.

Del tutto sola però non è: “Non ho una relazione così importante da mettermi un uomo in casa. Sono diventata rigida, ma ho scoperto come si sta bene soli. Non ho bisogno di niente, ho tanti amici. Non mi manca nulla neanche dal punto di vista sessuale: non ho appeso il cappello al chiodo eh! Ma ognuno va a casa sua”. Ospite di Belve, il programma di Francesca Fagnani, Paola chiude il capitolo sulla lunga love story con Raz Degan, durata tra alti e bassi dal 2002 al 2015, e costellata da vari tradimenti: “L’uomo che tradisce è uno sfigato”, dice seccamente. E smentisce anche i rumour che la inseguono da sempre secondo cui preferirebbe le donne agli uomini: “Una volta per tutte, nulla contro le donne, però prediligo il fallo, ho bisogno di un po’ di testosterone”, dice senza mezzi termini. Se devi dire una verità, dilla chiara. La Barale ha ripercorso la sua carriera: da sosia di Madonna a volto di punta di Mediaset. Mai banale, Paola Barale ha riconosciuto di aver considerato Bongiorno e Maurizio Costanzo niente più che “datori di lavoro che le hanno insegnato molto”. Fagnani le ha chiesto come mai a un certo punto sia finita ai margini, la conduttrice risponde dritta per dritta: “No, non era finito il mio momento d’oro. Me lo spiego però non glielo racconto. Qualche idea me la sono fatta sul perché improvvisamente non ho ricevuto più proposte lavorative o quelle che c’erano svanivano.

Mi sono fatta delle domande e mi sono anche data delle risposte”. La giornalista l’ha incalzata e Barale ha vuotato il sacco: “Sicuramente c’è stato qualche blocco che è durato degli anni, poi quando esci dal giro è difficile rientrarci”. Fagnani non contenta ha insistito: “Blocco a livello politico o televisivo?”, “Un blocco a livello personale, lei vuole sapere troppo… si dice il peccato, non il peccatore… no, non a livello politico. Ci sono dei personaggi potenti… se influenti ieri come oggi? Ha capito su… lasciamo il dubbio” ha concluso Barale con un sorriso amaro e malinconico. La conduttrice piemontese è stata meno ambigua e diplomatica quando si è trattato di parlare della sua sessualità: “Una volta per tutte: nulla contro le donne però prediligo il fallo. Io ho bisogno di un po’ di testosterone”.Sulla persistente leggenda del triangolo amoroso con Maurizio Costanzo e la moglie Maria De Filippi ha fatto mezze ammissioni: “Mi sono data una spiegazione su come sia nato questo gossip ma lo tengo per me. Maria l’avrò incontrata sì e no 10 volte in tutta la mia vita.

Potrebbero averlo detto perché non sono mai scesa a compromessi sessuali per lavorare e quindi non andando mai con nessuno puoi sembrare gay e c’è un altro motivo che tengo per me perché non riguarda solo la mia persona. Questa leggenda ha un fondamento di verità, parte da qualcosa, da una situazione a me vicina che ha fatto sì che si pensasse a una cosa del genere”. Qualcuno nell’ambiente ha messo in giro la voce artatamente? E Paola Barale si è sbottonata: “Sì, ma basandosi su dei fatti che potevano portare a questo pensiero”.Fagnani le ha domandato anche se l’abbia stupita più il gossip sulla sua presunta omosessualità o quella dell’ex marito Gianni Sperti, Barale ha tirato un profondo sospiro, ridacchiato e sganciato la bomba: “Beh mi stupisce più la mia…”, mentre Raz Degan viene liquidato con poche parole: “L’uomo che tradisce è uno sfigato”.

Paola Barale non mi sono mai piaciuta detesto invecchiareultima modifica: 2022-04-12T16:36:42+02:00da nessi-15
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