Luca Argentero a 45 anni mi sento un rottame ho la testa ormai grigia la pancia le rughe

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L’attore Luca Argentero debutta in libreria con il suo primo romanzo ‘Disdici tutti i miei impegni’: “Mi sono divertito a disegnare un personaggio completamente diverso da me”. È uno degli attori italiani più amati e seguiti e ora Luca Argentero è anche scrittore. Arriva in libreria dal 18 aprile la sua prima fatica letteraria, Disdici tutti i miei impegni, un romanzo comedy sulla sua generazione che per molto tempo ha inseguito un mito edonistico a colpi di eccessi e di politicamente scorretto. “Mi è piombata in testa una storia e ho provato a scriverla.

A quelli di Mondadori è piaciuta e hanno deciso di pubblicarla: pazzi” scrive su Intagram l’attore, 45 anni appena compiuti. Protagonista dell’opera Fabio Resti, un tombeur de femmes scapolo che non ha nulla da spartire con l’autore: “Il romanzo l’ho scritto per questo. Volevo dimostrare che sono anche in grado di immaginare cose turpi. Scherzo.

Mi sono divertito a disegnare un personaggio completamente diverso da me. Anche perché non mi dispiacerebbe farne una serie televisiva e magari firmare la regia”.”Il personaggio di Fabio Resti è lontano anni luce da Luca Argentero, dai suoi gusti e dal suo vissuto privato” si legge sul sito dell’editore Mondadori. Il viaggio dell’anti-eroe Fabio Resti inizia quando d’improvviso riceve una telefonata non attesa dalla Guardia di Finanza. A quanto pare sta per ricevere una urgente comunicazione giudiziaria.

Per questo, l’uomo è costretto a disdire tutti i suoi impegni: per un possibile inquinamento delle prove, la sua estate inizia agli arresti domiciliari. Peggio ancora, a casa dei suoi genitori. Il colpo è davvero durissimo, ma da qui inizia una sua piccola, personale rivoluzione.In occasione del suo debutto da scrittore, l’attore ripercorre la sua carriera, a cominciare dai suoi esordi nel 2003 come inquilino della casa più spiata d’Italia, il Grande fratello. “Sono passati tanti anni, lo feci per soldi” ha raccontato al Corriere della sera, “Calcolai che se avessi vinto la cifra in palio avrei potuto riposarmi un poco e decidere che cosa fare del mio futuro, visto che mi ero appena laureato. Anche adesso faccio calcoli.

Ho scritto il libro perché mi piacerebbe lavorare intensamente ancora per qualche anno, guadagnare abbastanza per vivere bene e far vivere bene la mia famiglia e poi vorrei andare in pensione a 55 anni. Viaggiare con mia moglie, riposarmi, leggere e scrivere libri e sceneggiature. Ogni tanto, poi, fare un film che mi piace, ma solo per il gusto di farlo. Non ha senso andare in pensione tardi”.

Luca Argentero è sposato nel 2021 con Cristina Marino, con la quale nel 2020 ha avuto Nina Speranza e nel 2023 Noè Roberto, Argentero incarna da sempre l’immagine del “bravo ragazzo”, sebbene abbia recentemente svelato aspetti poco noti del suo passato: “Quando studiavo Economia a Torino mi pagavo da solo le tasse lavorando in un bar discoteca e facendo le sei del mattino praticamente sei giorni su sette. Cosa si fa a vent’anni fino alle sei del mattino? Sono stato un giovane come tanti altri, purtroppo. Oggi che sono un marito, padre di due figli e, credo, un uomo responsabile, sono convinto che tanti che arrivano a quarant’anni possano dirsi dei sopravvissuti.

Tra amori facili, sigarette e alcol, ci si sfascia quasi senza accorgersene. Io ho persino smesso di fumare”.Il cinema rimane per Argentero il vero grande amore, sebbene inizialmente non fosse nei suoi piani. “Sognavo una carriera da sportivo, anche se a giocare a calcio sono una frana” aveva dichiarato qualche tempo fa. “Sono un appassionato sciatore, un alpinista e un pessimo tennista.

La mia carriera è naufragata alle primissime battute. Ricordo quando il mio maestro di tennis mi disse che era meglio per me iscrivermi all’università. Però sono fortunato, faccio il lavoro che amo, la mia vita è molto meglio di come la sognavo da bambino” dice citando il titolo del monologo che ha portato con successo a teatro È questa la vita che sognavo da bambino? Protagonista di acclamate serie come Carabinieri, Doc o Le fate ignoranti, nonché di diversi film italiani e internazionali, Argentero ha analizzato il suo percorso artistico: “Sono stato e sono un uomo fortunatissimo. Ho recitato in film diretti da registi come Ozpetek, Comencini o Placido senza aver mai studiato recitazione per un solo giorno della mia vita.

Ho lavorato in serie di successo avendo il privilegio di stare accanto a grandi attori e grandi attrici. Però sono una persona consapevole, me lo riconosco. Mi osservo, mi critico, mi analizzo. E so benissimo che il fatto di essere bello ha aiutato, eccome. Ho sfruttato la bellezza quando ho potuto”.Una bellezza, la sua, di certo unanimemente riconosciuta: “È stato il 90% del motivo per cui mi hanno fatto fare questo lavoro, almeno all’inizio” aveva infatti rivelato qualche anno fa, “ho fatto tante commedie romantiche.

Il protagonista di una commedia romantica per definizione deve fare innamorare la protagonista del film e di conseguenza le spettatrici che guardano quel film dentro il cinema o sul divano di casa. Di base il bell’aspetto è una caratteristica fondante della commedia romantica”. Ma che oggi, con i suoi quarantacinque anni compiuti il 12 aprile, Argentero sembra non vedere più così nitidamente: “Mi sento un rottame. Ho la testa ormai grigia, la pancia, le rughe”.

 

Luca Argentero a 45 anni mi sento un rottame ho la testa ormai grigia la pancia le rugheultima modifica: 2023-04-19T10:38:35+02:00da nessi-15
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