Gianluca Vialli e la sua malattia il cancro è più forte di me

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L’ex attaccante della nazionale Gianluca Vialli si confessa: “Il cancro è più forte di me e se lo combatti perdi. Lui è un compagno di viaggio indesiderato, ma devo andare avanti, viaggiare a testa bassa, senza mollare, sperando che un giorno si stanchi e mi lasci vivere serenamente gli anni che ho davanti”. Gianluca Vialli torna a parlare della sua malattia contro quello che viene considerato il più letale dei tumori: il cancro al pancreas, usa parole fataliste: “Il cancro è più forte di me e se lo combatti perdi. Lui è un compagno di viaggio indesiderato, ma devo andare avanti”. La sua è una battaglia lunga e difficile. Iniziò a parlarne pubblicamente alla fine del 2018. Risultava provato fisicamente dal malanno e dalle cure. Poi, nella primavera del 2020 annunciò con soddisfazione: “Gli esami non evidenziano segni di malattia: dopo 17 mesi di chemio sono felice”. Vialli ne ha fatto cenno a “Sogno azzurro”, la docu-fiction in quattro puntate che accompagnerà gli azzurri agli Europei: “So che per quello che mi è successo ci sono tante persone e pensano che se sto bene io, possono farcela anche loro. Sono stato un giocatore e un uomo forte ma anche fragile e penso che qualcuno possa essersi riconosciuto. Sono qui con i miei difetti, le paure e la voglia di far qualcosa di importante”. Vialli parla della sua lotta con il cancro in maniera sommessa, come se ne avesse rispetto: “Sono stato un giocatore e un uomo forte e vulnerabile. Qualcuno si può essere riconosciuto con la voglia di fare qualcosa d’importante. Il cancro è più forte di me e se lo combatti perdi. Lui è un compagno di viaggio indesiderato, ma devo andare avanti, viaggiare a testa bassa, senza mollare, sperando che un giorno si stanchi e mi lasci vivere serenamente gli anni che ho davanti”. Quindi ha raccontato il suo rapporto speciale con Roberto Mancini, con cui portò la Sampdoria ai vertici del calcio italiano ed europeo: “È un leader serio, tranquillo, che non deve dimostrare più niente a nessuno. Ci sono delle regole, ma si fida dei giocatori. Ci siamo conosciuti in Nazionale quando eravamo ragazzini. Era un giocatore forte, tecnico, velocissimo. Ricordo che la prima volta insieme mangiammo e parlammo della Samp… Nei miei gol c’era il suo piede e nei suoi il mio”.

Gianluca Vialli e la sua malattia il cancro è più forte di meultima modifica: 2021-06-09T15:21:59+02:00da nessi-15
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