Fedez una drag queen racconta cosa è accaduto sul set del video di Mille

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La drag queen Paola Penelope scrive una lettera a Fedez, nella quale svela al rapper cosa è accaduto sul video del set di Mille. Solo poche ore fa Fedez ha pubblicato il video del suo ultimo singolo, Mille, che come sappiamo è in duetto con Achille Lauro ed Orietta Berti. Il filmato in breve ha fatto il boom di visualizzazioni, e la canzone promette di essere una vera hit estiva. Tuttavia nelle ultime ore è accaduto qualcosa che non è passato inosservato e che ha dato il via ad una lunga polemica. Per il video di Mille infatti il cantante ha ingaggiato anche alcune drag queen, tra cui Paola Penelope. Proprio quest’ultima ha pubblicato sui social una lunghissima lettera per Federico, nella quale svela al rapper ciò che è accaduto sul set, e il trattamento che lei e le sue colleghe hanno ricevuto. L’artista, che naturalmente non ha incolpato il marito di Chiara Ferragni, ha così raccontato tutti i retroscena. Queste le sue dichiarazioni: “Caro Fedez, credo tu debba sapere cosa è accaduto durante la tua assenza, così da decidere con chi lavorare in futuro. Ho provato a scriverti attraverso i tuoi canali social ma, ovviamente, con tutti i messaggi che ricevi ogni giorno credo sia molto difficile leggere e gestire tutto. Quando ho ricevuto la chiamata ero felicissima che un cantante famoso, e che ultimamente si è molto speso per la comunità LGBT, avesse pensato ad utilizzare la figura delle Drag Queen in un grande progetto, non solo per dare colore ma anche per l’aspetto sociale che rappresentiamo e che spesso viene dimenticato. Devo dirlo fuori dai denti: sono stati due giorni di lavoro da incubo! Il primo giorno le drag queen sono state convocate alle ore 12:00. Alle 19:00 io ho girato una scena con Achille Lauro e alle 20:00, insieme alla mia collega, una scena corale in cui dal centro siamo state passate alle estremità. Alle 21:30 siamo andate a casa. È vero le scene possono mutare in base alla creatività del regista e le attese sono estenuanti, ma mi è sembrato da subito alquanto strano il nostro utilizzo. A fine giornata ho parlato immediatamente con il nostro referente per capire meglio e per comunicare che se la nostra presenza fosse fuori contesto (come mi era sembrato) avremmo potuto anche non tornare il giorno seguente, ma ci è stato assicurato che il giorno successivo avremmo girato le nostre scene”. Paola Penelope rivolgendosi a Fedez svela cosa è accaduto un seguito sul set del video di Mille: “Il secondo giorno dovevamo essere pronte alle 9:30, quindi ci siamo svegliate all’alba per truccarci visto che la convocazione era alle 7:30. Sfortunatamente, però, il “giochino” è stato lo stesso: alle 12:30 siamo state chiamate a bordo piscina ma, improvvisamente, qualcuno ha deciso di spostarci sulla terrazza. Da qui è iniziato il dramma.
Allo stop di questa scena “colossale” sentiamo l’aiuto regista dire al megafono “Dite alle trans di mettersi all’ombra”. La mia reazione, ovviamente, è stata tempestiva ed ho detto subito ”Ok, vado a casa. Arrivederci!”. Intendiamoci, essere chiamata “trans” non è un’offesa, anzi. Ma lì ho avuto la certezza che la regia non avesse la consapevolezza della figura della Drag Queen e che la nostra presenza non avesse alcun senso. Decido di abbandonare il set, vado in camerino per struccarmi, e arriva subito l’aiuto regista a scusarsi dell’accaduto dicendo che dalla terrazza avevamo sentito male. […] Successivamente arriva il produttore in camerino che mi spiega il suo punto di vista riguardo la scelta etica delle drag queen e mi chiede di restare perché, nel pomeriggio, avremmo girato la nostra scena. Decido di rimanere, anche con qualche senso di colpa per aver dubitato della loro buona fede, e alle ore 17:00 ritorniamo sul set. Indovina? Nonostante tutto, riviviamo nuovamente la situazione del primo giorno: in mezzo a 40 persone, dal centro passiamo ai lati. Ecco il valore aggiunto: il valore del nulla. E probabilmente fare i fighi per aver messo due drag queen in “controluce” in un video che in estate vedranno 60/90 milioni di persone”. “Credo di aver commesso io l’errore di aver accettato in virtù del tuo nome un lavoro senza aver regolarizzato, se non verbalmente, il mio ingaggio. A fine riprese, infatti, non avendo firmato alcun contratto e liberatoria e non avendo svolto il ruolo per cui avevo ricevuto una chiamata, ho deciso e richiesto la cancellazione dal progetto. Ma è proprio qui che c’è stato il picco di delirio di onnipotenza da parte dei tuoi collaboratori. Senza entrare nei dettagli, voglio solo dirti che ho dovuto avvalermi dell’assistenza di un legale. […] Ognuno può fare ciò che vuole, ma personalmente se avessi saputo del trattamento riservato, non avrei mai accettato.“Questa è la triste storia della mia esperienza nel tuo video, caro Fedez. E la racconto a te e a tutti quelli che la leggeranno solo per ricordare che per difendere i diritti di un’enorme comunità, come quella LGBT, non basta esporsi pubblicamente in tv. Bisogna farlo ogni giorno, anche nel quotidiano, anche scegliendo uno staff che ci rappresenti. […] Spero che quanto accaduto sia per te, come lo è stato per me, fonte di esperienza. E che per le tue prossime produzioni scelga con maggiore attenzione i collaboratori da cui decidi di circondarti. Perché agire nel quotidiano vale più che l’esposizione mediatica. Concludo sperando che tu, in futuro, possa avvalerti di #MILLE altri collaboratori”. Fedez replicherà alla lunga lettera di Paola Penelope.

Fedez una drag queen racconta cosa è accaduto sul set del video di Milleultima modifica: 2021-06-16T08:00:03+02:00da nessi-15
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