Alfonso Signorini racconta la sua vita prima del coming out vivevo nel terrore di essere scoperto

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Alfonso Signorini nel nuovo numero del settimanale ha scritto un editoriale in cui ha parlato della sua vita di come ha vissuto per molti anni la sua omossessualità. Alfonso Signorini non parla spesso della sua vita da adolescente e del percorso di accettazione che ha attraversa nel corso degli anni per arrivare a fare coming out, prima a se stesso e poi con il resto del mondo. Nel 2015 in un’intervista alle Invasioni Barbariche il direttore di Chi spiegò di aver capito, nel senso di accettato, che gli piacessero gli uomini a 28 anni, “prima non volevo accettarlo”. In occasione del racconto del matrimonio di Riccardo Mannino e Alberto Matano sul nuovo numero del settimanale, Signorini ha scritto un editoriale in cui parla proprio gli anni della sua infanzia e adolescenza. Un racconto breve, ma non per questo meno potente. Alfonso Signorini, l’infanzia, l’adolescenza e quel costante senso di inadeguatezza:”Se penso a me bambino, mi guardo con tanta tenerezza”, inizia così l’editoriale del direttore. “Un bambino in prigione.

Guardavo le bambole di mia sorella, le pettinavo di nascosto, ma l’orecchio era sempre vigile: appena sentivo i passi della mamma e del papà avvicinarsi alla mia cameretta, ritornavo a giocare con le macchinine o il Fort Alamo pieno di cowboy e indiani Apaches”. Signorini spiega di come amasse guardare i cartoni della Disney: “avrò visto, non esagero, migliaia di volte la scena in cui la Fata Smemorina agghinda Cenerentola per il ballo al castello del suo Principe azzurro. A Carnevale io scelsi proprio quel costume, da principe azzurro, mentre tutti i miei compagni erano vestiti da Zorro o da cowboy”.

Crescendo il peso del giudizio lo ha accompagnato ben oltre l’età dell’adolescenza e Alfonso sentiva come avrebbe passato il resto della sua vita a nascondersi, trovò rifugio nella mitologia greca, che durante il Grande Fratello cita spesso, poi ha imparato a dire le parolacce, “perché i ragazzi del suo quartiere facevano così, ho portato le ragazze in camporella e me ne sono pure vantato”. Tutto questo per essere meno isolato e per cercare di integrarsi. Sognava però i ragazzi più carini della scuola, anche se faceva di tutto per non farsi scoprire mentre li guardava.
Il matrimonio di Riccardo e Alberto: “Una conquista” “Non voglio parlarvi delle sofferenze che ho patito, me le tengo per me: mi hanno aiutato a essere quello che sono e, alla fine, le ringrazio pure”.

Ed ecco che la riflessione si posa sul matrimonio di Alberto e Riccardo, un amore il loro che era un segreto fino a poche settimane fa e che ha trovato coronamento nelle nozze. “Il matrimonio di Alberto e Riccardo è davvero una conquista. Una conquista che ci fa andare a testa alta. E che ci insegna, se mai ce ne fosse bisogno, che l’Amore, quello vero, è uno solo. Ed è quello che rende questa vita unica e straordinaria”.
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Alfonso Signorini racconta la sua vita prima del coming out vivevo nel terrore di essere scopertoultima modifica: 2022-06-15T17:00:33+02:00da nessi-15
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