Aldo Montano confessa le sue debolezze alla vigilia delle Olimpiadi

Il campione di scherma Aldo Montano si confessa alla vigilia delle sue quinte Olimpiadi. In un’intervista al Corriere della sera, Aldo racconta anche i suoi amori famosi – da Manuela Arcuri a Antonella Mosetti – e la sua bella famiglia di oggi: la bellissima moglie, l’atleta russa Olga Plachina, e i loro due figli: Olympia e il piccolo Mario, nato a fine marzo -Come aveva raccontato lui stesso, è un papà super apprensivo . E attento alla tradizioni di famiglia: come lui ha ereditato il nome del capostipite della famiglia di schermidori livornesi, al primo figlio maschio ha voluto dare quello di nonno Mario: “È fondamentale che dopo una femmina, Olympia, sia arrivato un maschio”, spiega. “Miravamo alla conservazione del cognome Montano: tutti i cugini hanno avuto femmine! Avevo il fucile puntato contro e ora che il bambino è qui non potevo non chiamarlo Mario, un pezzo di Mario Aldo, il nome di papà”. Aldo torna poi sulle sue love story celebri. A partire da Manuela Arcuri, che lo proiettò nel mondo del gossip: “In una fase della vita sono confluite varie componenti positive: ‘Manuelona’ è stata una di queste. Prima di tutto ci fu l’oro ai Giochi, cardine di ogni cosa. Quindi arrivarono i primi impegni televisivi con Simona Ventura, infine intercettai il desiderio dello sport di trovare alternative ai calciatori. Simona mi diede una chance e da lei conobbi l’attrice famosa: per tre anni ha funzionato”. Con Antonella Mosetti è durata più a lungo, ma non è andata meglio. “Con lei non ho costruito qualcosa di importante. Siamo stati insieme per 7 anni, ma l’idea della famiglia non si formava. E quando cominci a perdere i pezzi, tutto si sgretola”. Poi confessa: “Nasco geloso. E rimango geloso se ho modo di preoccuparmi. Anche di mia moglie lo sono stato e lo sono. Non ci siamo mai lasciati, ma qua e là ho dovuto riacciuffarla: quante volte mi sono fiondato a Mosca…”. E spiega così la sua passata esuberanza: “Non so se l’ho fatto più per una spensieratezza giovanile o per mascherare una normalità che amo. La base è una famiglia tradizionale: babbo, mamma, sorella; si mangia alla stessa ora, le vacanze si fanno assieme. Sto riproponendo lo schema a mia moglie e ai miei figli”.